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NO ai campionati mondiali di calcio 2022 in Qatar

 

Chi mi conosce da molto tempo sa che fin dall’inizio ho seguito l’assegnazione della sede dei mondiali e gli eventi ad essa collegati, tenendovi puntati occhi e orecchie.

E continuo a farlo ancora oggi! Quali sono le mie motivazioni? 

Che cosa c’entro io con il Qatar o con le 15.000 persone morte?

Cosa mi lega a ciascuno di loro?

 

Con il Paese del Qatar e la sua cultura non ho niente a che fare, né privatamente, né professionalmente. Altrettanto poco con le 15.000 persone che sono morte.

Ma, con “una cosa” ho molto a che fare, e cioè con i diritti umani, la giustizia e la mia verità. Non conoscevo una sola di queste persone!

 

Per sentire e percepire la sofferenza che hanno vissuto non ho bisogno di conoscere personalmente nessuno di loro.

Com’è possibile che un evento sportivo mondiale, in questo caso un campionato mondiale di calcio, venga assegnato e si svolga in un paese essendo a conoscenza di questa tragedia?

Per questa scelta non c’è nemmeno l’ombra di una minima spiegazione giustificabile, accettabile e che rispetti la dignità umana e l’essere umano.

 

Questo campionato del mondo non deve assolutamente essere tenuto in Qatar!

 

Queste 15.000 persone circa che non sono più in vita avevano tutte una moglie e dai 3 ai 5 figli nel loro paese d’origine!

Queste 15.000 persone circa che non sono più in vita avevano tutte una madre e/o un padre!

Queste 15.000 persone circa che non sono più in vita avevano tutte dei fratelli e sorelle!

Queste 15.000 persone circa che non sono più in vita avevano tutte dei cugini!

Queste 15.000 persone circa che non sono più in vita avevano tutte degli amici!

Tutti coloro che ho qui menzionato sono in lutto e vivono nel dolore!

Sono in uno stato di odio e di rabbia, ma anche di impotenza, verso le persone che ne sono deliberatamente responsabili!

Queste 15.000 persone sono state reclutate vive e portate in Qatar per costruire stadi, strade e infrastrutture.

Queste 15.000 persone non ci sono andate di loro spontanea volontà. 

Quello che voglio dire è che sono stati costretti ad andare lì di loro spontanea volontà per guadagnare soldi per le loro famiglie e parenti, per nutrirli, per sopravvivere nel loro paese! Non sono andati vivi in Qatar sapendo che avrebbero incontrato la morte! No, non è andata così! Ma invece è proprio questo che è successo ed è stato accettato! Non ricordo che questi terribili eventi siano stati riportati dai media mondiali in modo tale da arrivare alle persone in tutto il mondo!

 

 

Gianni Infantino, il presidente della FIFA, dice alla lettera: “Sarà semplicemente il miglior campionato mondiale della storia, il più grande spettacolo del mondo”.

 

Quando ne ho parlato tra i miei amici e conoscenti, molti sono rimasti scioccati e hanno risposto: 

"Non lo sapevo, o almeno non ne conoscevo la portata ". 

"Sì, ho sentito una volta di sfuggita che alcuni operai che lavoravano in cantiere sono morti".

 

Perché o di che cosa fossero morti, nessuno me lo sapeva dire.

Da parte dei responsabili, il tutto è stato coperto con eleganza da un mantello del silenzio.

 

La FIFA con i suoi contatti e tutti i partner con cui collabora, che sono sposati o legati ad essa, come per esempio Adidas, Audi e, in prima linea, il primo ministro lo sceicco Khalid bin Abdulaziz Al Thani, il miglior amico di Gianni Infantino, sono coloro che decidono e gli avidi che passano sopra ai cadaveri! La FIFA e il suo entourage hanno il dovere di annullare ufficialmente questi mondiali! 

 

Il mio appello personale va ai calciatori professionisti attivi!

 

A tutti coloro che sono attualmente convocati per questi mondiali, ma anche a coloro che non partecipano a questo campionato ma devono comunque aprire la bocca. Tra questi conto molti ex calciatori da tutti i paesi partecipanti. Mi appello alla DFB, la più grande federazione sportiva del mondo, perché faccia il primo passo e resti a casa!

 

Fin dall’inizio mi sono chiesto: come posso, come calciatore, e soprattutto in primo luogo come uomo, viaggiare in un paese dove la gente è morta per la costruzione di questo campionato mondiale, e questo è avvenuto consapevolmente?

Come posso viaggiare in un paese e entrare in uno stadio, dove, come nell’antica Roma e nelle sue arene, si spargeva consapevolmente SANGUE? Come posso accettare di essere applaudito e celebrato in un’arena dove la gente ha pagato con la vita? Come lo posso conciliare con la mia coscienza?

 

Voi tutti avete una madre, un padre, una sorella o forse un fratello. Forse alcuni di voi hanno solo uno di questi familiari, non lo escludo.

Come pensate che si sentirebbero se questo fosse successo ai loro figli o ai loro fratelli o sorelle?

Sarebbero felici per questo campionato mondiale e lo seguirebbero alla TV?

Cosa ne pensate?

 

Mi sono state fatte domande come:

Nunzio, per tutti i calciatori professionisti è “l’evento” più importante. E molti di questi calciatori professionisti avranno probabilmente l’opportunità di partecipare ad un campionato del mondo di calcio solo una volta nella vita! Non possono opporsi a questo campionato, no?

 

E invece sì, dovrebbero opporsi a questo campionato. Perché hanno il privilegio di continuare a respirare, di continuare a partecipare alla vita, di continuare a esercitare la loro professione di calciatori, di continuare a perseguire una vita di consumo, di continuare a trascorrere del tempo con le loro famiglie e i loro amici, di ridere, piangere, litigare, mangiare, dormire, viaggiare, amare e, infine semplicemente di essere autorizzati a vivere. Non una sola di queste 15.000 anime umane decedute può più farlo!

 

Io so che cosa potete fare! Non potete riportare in vita tutti i morti coinvolti in Qatar. Ma una cosa la potete fare! Con la vostra non-partecipazione potete ottenere il più grande rispetto, il più sincero apprezzamento e la più profonda stima di tutti i familiari superstiti per TUTTA LA VITA!

Così facendo, non solo alleviate il dolore o la perdita di una persona amata.

NO, così facendo date loro molto di più. Restituite ad ogni singolo familiare sopravvissuto la dignità umana, in modo che da questo momento in poi sappiano, e non solo loro, bensì il mondo intero sappia, che non sono stati dimenticati in tutti questi anni.

Voi, gli attori principali e protagonisti, lasciate parlare il vostro cuore e la vostra anima. Non c’è partecipazione più forte. E se avete e portate in voi entrambi, vi sarà impossibile mettere piede in questo paese, neanche per attirare l’attenzione sui diritti umani. 

 

Molti calciatori sono religiosi o credono di esserlo. Seguono la loro fede, che mostrano apertamente e celebrano anche. Non voglio in alcun modo permettermi di metterlo in discussione! Ma quello che mi chiedo e mi permetto di dire è:

Si fanno il segno della croce quando entrano o escono dal campo per riconoscere Dio/Gesù e lo fanno guardando verso l’alto.

Altri invece tengono entrambe le mani aperte verso il cielo per rendere omaggio al loro Dio/Allah, chiedere che li assista, e dicono preghiere.

 

Che cosa direbbe il vostro Dio, se poteste chiederglielo: Dio, dovrei giocare questi mondiali?

Cosa pensate che lui o lei vi risponderebbe?

 

Se appartenete anche solo lontanamente ad una religione o a una comunità di fede e seguite ciò che vi è scritto o detto, allora la sua risposta sarebbe:

„No, figlio mio, stai peccando!“

Un campionato del mondo 2022 non giocato non vi toglie nulla, a meno che questo non lasci un graffio nel vostro ego e nella vostra autostima.

Che cosa ci perdete? 

Una semplice presenza nei dati di coloro che sono stati fra i partecipanti al campionato del mondo o magari sono stati campioni del mondo, per raddoppiare o triplicare il vostro stipendio e valore di vendita. 

 

Un’altra domanda era: 

“Ma non sarebbe invece proprio il segnale giusto, esserci per attirare l’attenzione sulla situazione dei diritti umani sul posto?”

E la mia domanda a loro era: “Ma come pensi che si possa fare?”

Tenendo in mano delle bandierine con la scritta “human rights”, come hanno fatto per esempio i giocatori della DFB prima di una partita con un poster o una scritta stampata sulla maglietta e alcuni paragrafi qualsiasi? O magari come ha fatto Manuel Neuer indossando in campo la fascia da capitano con i colori dell’arcobaleno? Simboleggia l’unione, l’orgoglio, la solidarietà e, ne sarete sopresi, contro la discriminazione!

Ma queste sono tutte pseudo-azioni e niente più!

 

Quando questa pagliacciata e veramente “il più grande spettacolo del mondo” (secondo il presidente della FIFA Gianni Infantino, cosa per cui deve vergognarsi) sarà finita, il Qatar continuerà a vivere e a tenere alta la sua cultura, come qualsiasi altra nazione che allo stesso modo non tiene conto dei diritti umani o vive semplicemente i propri valori, il che è anche perfettamente legale. Perché non posso imporre a nessun paese come deve vivere, mangiare, vestirsi, credere e agire. Ogni nazione ha le sue leggi, disposizioni, regole in tutti gli ambiti della vita e del lavoro. Ma io posso decidere, se voglio entrare in un paese per lavorare, andare in vacanza, vivere o, come in questo caso, giocare a calcio. Se non sono d’accordo con le loro regole e i loro regolamenti, allora ne sto lontano!

 

In conclusione!

Queste circa 15.000 persone hanno dovuto andare in Qatar perché dovevano lavorare per le loro famiglie. Voi non dovete fare il vostro lavoro lì. Non con questi eventi barbari che vi hanno avuto luogo.

Il valore che acquisirete per tutte queste persone coinvolte e tutti gli altri su questa terra, non può essere raggiunto neanche lontanamente con una partecipazione ad un campionato del mondo! 

Potete tutti passare alla storia perché avete agito a favore dei diritti umani e della vita umana! 

 

Gli attori principali di questo campionato del mondo sono i giocatori. Sono loro i protagonisti.

È per loro che si accende la TV e si va allo stadio. 

Sono loro ad avere il potere più grande di evitare questi mondiali non presentandosi!

Se non partecipano, allora i qatarioti, i funzionari della FIFA e tutti gli altri partner commerciali potranno giocare i mondiali tra loro!

 

Questo campionato del mondo INUMANO e intriso di sangue può e deve essere tolto al Qatar! 

 

Grazie per il tempo che mi avete dedicato.

 

Unitevi alla mia petizione!

Dite a più persone possibile di farlo. 

 

Cari saluti

 

 

Vostro, Nunzio

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(Tradotto da Patrizia Pantaloni)

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